Nux Vomica

La nux vomica, ovvero la noce vomica, è una pianta della famiglia delle Loganiacee i cui fiori contengono una sostanza molto velenosa (stricnina).

I fiori sbocciano in inverno e sono particolarmente maleodoranti.

E’ tipico dell’omeopatia, in quanto non si limita a curare i sintomi del disturbo ma a curare l’individuo nella sua totalità psicofisica, individuare i pazienti per il nome del prodotto che meglio si adatta al loro temperamento, perchè spesso per lo stesso disturbo possono essere disponibili diverse soluzioni: in questo modo, una volta ben individuato il carattere del paziente, la cura si indirizzerà più facilmente verso il prodotto che maggiormente rapprresenta le peculiarità di quel carattere.
Il tipo “nux vomica” è in genere una persona nervosa, ipersensensibile alle critiche, maniacalmente ordinata e precisa; astiosa e di cattivo umore, reprime a lungo la collera dentro di sè ma poi sbotta violentemente in uno scoppio d’ira; sostanzialmente sedentaria, è sottoposta però, specie a lilvello lavorativo, a situazioni particolarmente stressanti; ipersensibile a rumori, luce, odori e freddo.

E’ presente una certa tendenza ad abusi di tipo alimentare, preferibilmente verso alcoolici, cibi piccanti, condimenti forti e caffè. Come si può intuire, i disturbi a cui a va incontro il tipo “nux vomica” (e che quindi il prodotto cura) sono principalmente di carattere digestivo: sonnolenza dopo i pasti, tendenza alla stipsi spesso con congestione emorridaria dolorosa, nausea, eruttazioni, lingua patinosa, gastriti, pesantezza di testa, ecc.

Può soffrire anche di ipertensione arteriosa e di disturbi del sonno.

Insomma la nux vomica sembra essere il rimedio tipico dei malanni dell’età moderna, caratterizzata spesso da vita sedentaria, alimentazione scorretta e tendenza agli abusi.

E’ il rimedio per eccellenza dopo una serata di “bagordi”.
Anche l’azione della nux vomica si basa sul principio omeopatico della “similitudine” (il simile cura il simile): ciò che in dosi massicce è in grado di sviluppare in una persona sana sintomi patologici, a dosi infinitesimali è in grado di guarire in un soggetto malato gli stessi sintomi.

A dosi massicce, infatti, la nux vomica produce effetti, anche letali, principalmente sull’encefalo e sul midollo spinale, inducendo convulsioni tetaniche e contrazioni spasmodiche dei muscoli a livello della gola, del viso, e dei tratti intestinale e urinario.

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