Allium Cepa

L’Allium Cepa è la comunissima cipolla.
Conosciuta e coltivata già 4-5000 anni fa in molte aree del bacino mediterraneo, la cipolla, un bulbo di una pianta erbacea della famiglia delle Liliacee, è in realtà un ortaggio piuttosto interessante anche aldilà del suo impiego in omeopatia.
Sia nel suo normale impiego alimentare, sia sotto forma di decotti e infusi o anche utilizzato per uso “esterno”, le sono infatti da sempre riconosciute numerose e sorprendenti proprietà di tipo terapeutico: come diuretico, ipoglicemizzante e disinfettante intestinale costituisce un valido aiuto per abbassare la pressione sanguigna, regolare l’intestino, combattere affezioni alle vie urinarie e renali e far diminuire il tasso di glucosio, di colesterolo e trigliceridi nel sangue; come espettorante e battericida contribuisce a combattere la tosse; sotto forma di decotto viene usato come rimedio contro i reumatismi e i dolori articolari; strofinato sulla pelle esercita un’azione lenitiviva contro il prurito provocato da punture di insetti; come “cataplasma” si applica su ascessi e geloni; come ingrediente di creme viene utilizzato per facilitare la cicatrizzazione delle ferite e ridurne le smagliature. Viene indicata anche come supporto alla prevenzione dell’osteoporosi durante la menopausa.
La “medicina popolare” ne fa uso anche in cosmetica: il cataplasma di cipolle può essere utilizzato per massaggiare pelli secche e rovinate, mentre il succo per frizionare il cuoio capelluto allo scopo di stimolare il bulbo pilifero e ritardare la caduta dei capelli.
Ricca inoltre di vitamina C, sostanze solforate e numerosi flavonoidi, secondo alcuni la cipolla può infine avere anche importanti effetti anticancerogeni.
Ha anche però alcune controindicazioni: al di là, infatti, dei “fastidi colletarali” relativi all’alito non proprio piacevole che lascia e al sapore che non tutti apprezzano, è sconsigliato un uso alimentare eccessivo della cipolla, specialmente cruda, a chi ha difficoltà digestive o ha la tendenza ad emorragie.
In omeopatia l’utilizzo della cipolla rappresenta, a mio avviso, uno degli esempi più significativi dei principi basilari su cui poggia questa medicina e di come essa si differenzi nettamente dai principi della medicina tradizionale.
Come ho già detto in altri post, l’omeopatia (hòmoios, simile), a differenza della allopatia (àllos, contrario), non si basa su un principio di “soppressione” del sintomo, sia esso dolore, febbre o altro; non interviene localmente ma mira a guarire l’individuo nella sua completezza: se la malattia, infatti, è il manifestarsi di uno squilibrio che riguarda l’organismo nel suo complesso, la cura non può essere parziale o locale ma deve riguardare il “tutto”.
L’omeopatia persegue questo obiettivo cercando di stimolare e sollecitare l’organismo stesso a “guarire” e lo fa ispirandosi a due principi basilari: la “legge del simile” e la dose infinitesimale.
“Ogni sostanza capace a dosi ponderali di provocare dei sintomi in un soggetto sano, può, a dosi deboli, guarire quegli stessi sintomi in un soggetto malato”.
Tornando quindi all’allium cepa, come è noto la cipolla, per i suoi composti solforati sprigionati per via aerea in modo particolare quando viene affettata, provoca abbondante lacrimazione e secrezione nasale.
Questo rimedio costituisce quindi il trattamento principe di tutti i disturbi che presentano gli stessi sintomi: raffreddori, congiuntiviti allergiche, riniti allergiche, croniche o recidivanti. In particolare, è indicato in presenza di abbondanti secrezioni nasali acquose e irritanti per le narici ed il labbro superiore, lacrimazione, occhi arrossati e salve di starnuti. Può esserci tosse stizzosa e mal di testa. I sintomi migliorano all’aria aperta e peggiorano stando in ambienti molto caldi.
L’Allium cepa, come tutti gli altri prodotti omeopatici, è disponibile in diverse diluizioni.
La frequenza di assunzione del dosaggio di 3 granuli in fasi acute può essere anche ogni 30-60 minuti, riducendo poi l’ assunzione a 2-3 volte al giorno in relazione al beneficio ottenuto.
Nel caso di forme croniche o recidivanti la durata del trattamento può essere anche piuttosto lunga.
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